Brahmacharya secondo Patanjali

Patanjali negli Yoga Sutra scrive a proposito di Brahmacharya:

“brahmacharya pratisthayam virya labhah”

Quando viviamo nella consapevolezza della più grande realtà (Brahma ) allora si ottiene la più grande forza , abilità e vitalità .

Brahmacharya è tradotto come castità e continenza. Questo poiché secondo la tradizione chi intraprende il cammino dello Yoga inizia un percorso spirituale volto a concentrare, elevare e mantenere stabile la propria Energia, ciò che in sanscrito viene chiamato Prana.

Per approfondire il significato di Prana vai a Saucha, la purezza: prenditi cura del tuo prana

Per fare ciò rinuncia anche alle attività che “sprecano” o riducono l’energia, una di queste è appunto il sesso .

Oggi però non diamo un senso così stretto a Brahmacharya, sicuramente è consigliato a chi pratica yoga moderazione nell’attività sessuale, ma non è questo il cardine del quarto Yama.

In realtà se ci soffermiamo sul concetto di Prana , energia vitale , possiamo trarre due grandi insegnamenti per la nostra vita di tutti i giorni .

Brahamacharya: la nostra energia è preziosa.

Prana è la nostra l’energia vitale. Dalla qualità del nostro prana dipende il nostro stato mentale o fisico. Ogni sbalzo di prana influisce in modo decisivo su tutto il nostro apparato. Nello Yoga ci impegniamo a  “costruire” un buon e stabile prana: lo eleviamo attraverso la pratica di asana, pranayama e con le pulizie astrali (per esempio la doccia la mattina è una pulizia astrale ed energetica, non solamente una pulizia del corpo come lo è invece farla la sera ). Ci vuole impegno per mantenere alta la propria energia e quindi dobbiamo scegliere in cosa investirla .

Il primo insegnamento è allora che la nostra energia è preziosa, per mantenerla alta ci vuole impegno e dedizione e quindi non possiamo sprecarla e dobbiamo scegliere in cosa metterla. Ecco che la lezione è un un certo sano egoismo. Non possiamo dire “SI” a tutto , impariamo a porre dei limiti poichè la nostra scorta è limitata e possiamo decidere per cosa utilizzarla .

Scegliere dove investire la propria energia è capire cosa ci è vitale e cosa è invece uno spreco.

brahamacharyaIl secondo insegnamento riguarda appunto in cosa investire la propria energia. Imparare a distinguere tra ciò che è essenziale e cosa non lo è , tra ciò che è superfluo e non necessario, e cosa invece ci è vitale . Perseguiamo Brahma , la più grande Verità , ciò che è essenziale.

Il segreto per avere una grande scorta di energia sta proprio nello scegliere dove investirla: conversazioni, pensieri, persone, cibo che aiutino ad innalzarla anziché abbassarla.

Ogni mio respiro è essenziale.

Infine tutto ciò riguarda anche il nostro respiro. E’ infatti anche attraverso esso che gestiamo il nostro Prana e non possiamo sprecare nemmeno una respirazione :

Nella tradizione yogica, il respiro è ritenuto così importante che l’aspettativa di vita non è data in giorni e anni, ma da un certo numero di respiri. Ciascuno di noi nasce con una quantità limitata di respirazioni ci è a disposizione, quando li terminiamo cessa la nostra vita. Qualsiasi attività in cui il respiro è più corto , leggero martellante e alto ci porta più vicino alla morte rispetto a quelle in cui il respiro è più profondo, lungo e morbido. Poiché normalmente non si sa quanti respiri avremo a nostra disposizione, gli antichi Yogi idearono tecniche per diventare padroni del loro respiro.

Brahamacharya nella pratica di asana.

Nelle lezioni di yoga stiamo abbinando il concetti di Brahmacharya alla pratica dello Yin Yoga , il metodo di Bernie Clark che , controtendenza , propone una pratica più profonda , passiva e statica rispetto alla pratica “Yang” la pratica dinamica , attiva e tutta muscoli e acrobazie . Questo per sperimentare sul nostro corpo come indirizzare la nostra energia in modo mirato e profondo possa essere più efficace per il corpo che un allenamento sostenuto con grandi sprechi di energia .

(se volete praticare a casa Yin Yoga date un’occhiata a questo video )

ESERCIZI SU BRAHMACHARYA

La prima cosa da fare è sviluppare sensibilità per la propria energia , il proprio Prana . Questa settimana consiglio di fare la doccia la mattina anzichè la sera e guardate come cambia la vostra energia , la mente ed il corpo . Sperimentate !

MANTRA :

Sono fedele a me stesso .

Ogni mio respiro è fondamentale

 

Cos’è 10 settimane di Sadhana? Sadhana in india significa disciplina spirituale ed indica l’insieme di quelle pratiche, studi e riti svolti con dedizione e regolarità per raggiungere Moksha: il riconoscimento della propria natura divina. La sadhana che viene qui praticata si ispira ai 10 yama e nyama di Patanjali, i divieti e le osservanze dello stile di vita yoga. Ogni settimana viene affrontato uno di questi temi cercando di portarlo anche fuori dalla sala di pratica ed utilizzando la nostra vita quotidiana come laboratorio.

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