da Emanuela Massardi | Feb 19, 2021 | Laboratori, Meditazioni, other, Pilates
Decido di scrivere la versione maschile di un tema che ho trattato varie volte in versione femminile. dopo l’affermazione “ma noi uomini non abbiamo il pavimento pelvico” In quel momento esatto.
Dopo essermi ripresa dal colpo, ho deciso di scrivere questo articolo.
Vi porto come esempio questo aneddoto.
PADRE ANTHONY, NON VUOLE FERMARSI?
Anni fa dopo un seminario, accompagnai da Brescia ad Assisi padre Anthony Elenjimittam (filosofo, teologo e scrittore indiano. Nonché sacerdote Francescano) Durante il viaggio ci fermammo varie volte, ma lui non scese mai dalla macchina. Dopo più di 2 ore di viaggio mi permisi di chiedere “ ma padre Anthony non ha bisogno di scendere per andare in bagno?” Lui rise di una meravigliosa risata che gli illuminava il dolce viso, mi rispose “ ho 93 anni e faccio il saluto al sole da sempre, ogni giorno. La mia prostata è in salute. Da quel momento è scattata la mia voglia di saperne di più. Lui testimoniava quanto lo yoga fosse efficace, il movimento consapevole, i Bandha, la respirazione diaframmatica ecc. In pratica il mio mondo, decisi di approfondire.
PER L’UOMO E’ FONDAMENTALE CONOSCERE LA RELAZIONE FRA PAVIMENTO PELVICO, SALUTE E LA QUALITA’ DELLA VITA SESSUALE.
SAPETE PERCHE’? La muscolatura del pavimento pelvico ha un ruolo importante nell’attività sessuale: la contrazione dei muscoli ischio e bulbo-cavernoso forza il sangue all’interno del pene aumentando la pressione intra-cavernosa, mentre i muscoli di Houston riducono lo scarico venoso dell’organo erettile, contribuendo a mantenere la piena erezione, infine le contrazioni ritmiche del bulbo-cavernoso favoriscono la propulsione del liquido seminale e quindi la sua emissione. Altre patologie ugualmente importanti e invalidanti sono la sindrome della vescica iperattiva, la stipsi, la sindrome del colon irritabile, la patologia emorroidaria e dolore cronico pelvico che spesso è causato da ipertono del pavimento pelvico.
POSSO COMPRENDERE IN QUESTO MOMENTO IL GESTO IN SEGNO SCARAMANTICO.
L’età, lo stile di vita, interventi chirurgici possono essere la causa di queste problematiche. cercare di avere una vita qualitativamente alta significa prendersi cura, prevenire. Preveniamo ciò che conosciamo.
SERVE POCO PER RICEVERE OTTIMI RISULTATI
Con delle attivazioni nella zona del perineo e ritraendo verso l’alto l’ano. nello yoga si chiama Mula Bandha, se eseguiti ogni giorno si ottengono grandi risultati. Inoltre Andrè Van Lisebeth, grande maestro yoga e ricercatore, nel libro “Perfeziono lo yoga” scrive: “Una sana abitudine per le gonadi sono le abluzioni d’acqua fredda, quotidiane. poichè le ghiandole genitali maschili sono considerate ghiandole endocrine, queste pratiche influenzano il comportamento sessuale. Come? Normalizzandolo inoltre: per preservare la giovinezza o ringiovanimento delle ghiandole maschili è un lavoro lungo e paziente. Ma con le abluzioni dello scroto nel giro di alcune settimane gli effetti cominceranno a manifestarsi.”
CONCLUDENDO
L’attività fisica consapevole è fondamentale, come lo yoga e pilates, esercizi mirati come mula bandha. Per il gruppo muscolare del pavimento pelvico, nonché per un miglioramento dell’energia vitale. Di riflesso con mula bandha vi è un miglioramento anche su un piano mentale. Ho ideato 3 pratiche yoga e pilates, con esercizi e respirazione dedicate al pavimento pelvico. Sia maschile che femminile
https://centroatman.net/video-lezioni/
VITA DI QUALITA’
Questo corpo è una macchina d’ingegneria perfetta, che conosciamo parzialmente, ma dovrà accompagnarci per tutta la vita. Solo quando prendiamo consapevolezza delle caratteristiche del nostro corpo, delle potenzialità, allora potremo usarlo bene. Per vivere una piacevole sessualità, per prevenire e gestire problematiche fisiche oppure migliorare problematiche posturali. Prendersi cura di se, per prevenire tutto ciò che può rendere la nostra vita, meno gioiosa o di qualità, è un dovere che abbiamo verso noi stessi.
Namastè
Emanuela
da Emanuela Massardi | Gen 21, 2021 | Laboratori, Meditazioni, Pilates, Rimedi naturali, Yoga
Conosci la funzione dei muscoli della Yoni nel piacere femminile?
Quanto scrivo in questo articolo per alcune può sembrare scontato se non banale, per altre sconvolgente.
In verità dopo aver testato l’argomento con molte allieve, ho scoperto che è un argomento sconosciuto alla maggior parte di loro.
Potrei dilungarmi sui guasti di dieci mila anni di maschilismo o sulla castrazione psicofisica della donna, .oppure descrivere le mancanze educative della nostra società ma ve lo evito.
Il fatto è che amiche mie, avete il potere, un tesoro nascosto che è il segreto del piacere. i muscoli che in poche conoscono e che sanno usare; i muscoli della Yoni.
COS’E’ LA YONI?
La Yoni è il termine sanscrito per definire gli organi genitali femminili, al loro interno vi sono molti muscoli e tessuto connettivale, che fanno parte del pavimento pelvico.
Quando attivate questi muscoli in modo consapevole, durante il rapporto sessuale, tutta la yoni diventa più sensibile, molto più sensibile. Il che è veramente un bene.
Ma non è ancora il tesoro nascosto.
Il tesoro nascosto
Il tesoro nascosto è che la natura nella sua infinita bontà, ha fornito la donna dei muscoli intimi che hanno molte altre possibilità.
Cioè, che oltre a stringere, i muscoli interni possono andare verso l’alto e verso il basso.
http://centroatman.net/allenare-il-pavimento-pelvico-4-esercizi-per-muscoli-pelvici-femminili/
E qua sta la differenza, il paradiso terrestre.
Non solo aumenta la soddisfazione della coppia, ma cambia la base culturale!!!
si avete capito, non vi è più un ricevere passivamente, ma un esserci attivamente alla pari.
Questo ha un forte impatto sul maschilismo.
La donna è potenzialmente molto più attiva dell’uomo, perchè l’uomo può contare su un’unica funzione della sua motilità.
Mentre la donna può fare molto di più.
Perchè la natura ha fornito la donna dei muscoli interni vaginali.
Certamente come per ogni allenamento, ci vuole applicazione, determinazione, ma soprattutto il desiderio di migliorare il rapporto sessuale.
La via della beatitudine come si allena?
All’inizio ascoltatevi, sensibilizzatevi all’utilizzo dei muscoli, visualizzateli mentre eseguono il movimento e poi applicare sperimentando con il vostro partner.
Rimanendo immobili muovete solo i muscoli tirandoli verso l’alto ed il basso. Il partner si presterà volentieri al vostro allenamento.
Il movimento è esattamente quello che eseguite quando trattenete la pipi’.
Può darsi che all’inizio non sentiate nulla o risulti difficile.
Nel caso vi consiglio di fare degli esercizi pilates e yoga specifici per il pavimento pelvico, servono sia a rilassare che tonificare il pavimento pelvico.
ecco il link per il tuo allenamento trovi i nostri video yoga pilates fusion dove imparerai esercizi specifici respirazione e rilassamento per il pavimento pelvico
https://centroatman.net/corsi-online
Sia che abbiate un ipertono ( muscoli troppo tesi, contratti) dei muscoli pelvici che un ipotono
( lassità del pavimento pelvico) renderà molto difficile sperimentare la via della beatitudine.
Ma non solo, potreste insorgere in molti altri disturbi fisici se non prendete in mano la situazione.
E’ sottinteso che l’amore sia un esperienza emotiva, sentimentale, spirituale. Il mio intento non è trasformare l’amore in una funzione puramente fisica, ma credo che la sessualità sia uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la relazione d’amore.
Divenire consapevoli del corpo fisico
Questo corpo che è una macchina d’ingegneria perfetta, che conosciamo parzialmente, ma dovrà accompagnarci per tutta la vita. Solo quando prendiamo consapevolezza delle caratteristiche del nostro corpo, delle potenzialità, allora potremo usarlo bene.
Per vivere una piacevole sessualità, per gestire problematiche fisiche oppure migliorare problematiche posturali.
RECUPERARE IL POSTO CHE SPETTA DI DIRITTO
Inoltre sono convinta, che la donna debba recuperare il posto che le spetta, dopo millenni di cultura maschilista, volta al possesso, alla prevaricazione.
La donna oggi, può esprimere se stessa, affermando il diritto di provare piacere, pretendendo da se stessa e dal partner tutto il piacere che le spetta. vivendolo in modo attivo e consapevole.
Namastè Emanuela
da Carlotta Lorandi | Ott 8, 2018 | Meditazioni, Yoga
Sankalpa: l’intenzione è una goccia
Durante il seminario tenuto da Swami Mukti sullo Yoga Nidra abbiamo avuto modo di approfondire il tema del sankalpa, quel momento della pratica Yoga Nidra in cui viene formulata un’intenzione.
L’intenzione è il sankalpa, una volontà, ciò che vorremmo ottenere.
L’immagine che possiamo utilizzare è quella di una goccia, che cadendo in modo costante arriva a lasciare un segno anche sulla roccia.
Sankalpa (sanscrito: संकल्प) significa un’intenzione formata dal cuore e dalla mente – un voto solenne, una determinazione o volontà . In termini pratici, Sankalpa significa una risoluzione univoca per focalizzarsi sia psicologicamente che filosoficamente su un obiettivo specifico. Un sankalpa è uno strumento pensato per sfruttare la volontà e per mettere a fuoco e armonizzare mente e corpo.
Come scegliere il Sankalpa:
Il Sankalpa che esprimiamo dovrebbe essere chiaro, corto e preciso. Idealmente il Sankalpa giusto per noi dovrebbe affiorare da solo durante Yoga Nidra, ma se così non fosse possiamo aiutarci con l’auto osservazione.
L’indicazione di Swami Mukti è stata quella di iniziare a tenere, per almeno un mese, un diario su cui segnare ogni sera la debolezza e la forza che abbiamo mostrato durante la giornata. Dopo un mese avremo una panoramica di quella che è la debolezza e la forza ricorrente.
Ecco che la forza ricorrente diventa il Sankalpa, che da la forza per ridurre il potere della nostra debolezza ricorrente. Il Sankalpa sarà un’affermazione in forma positiva, breve e chiara: “Io sono (…)”
“Prima è un’impressione, poi questa diventa idea, dall’idea si passa alla volontà e la volontà si trasforma in fatto. Questo è il processo di materializzazione” Swami Mukti
Sankalpa e Yoga Nidra
Una volta trovato il proprio Sankalpa, questo dovrebbe essere mantenuto in modo costante all’interno della propria pratica di Yoga Nidra.
Puoi praticare Yoga Nidra a Centro Atman, ogni Mercoledì alle 19.00 (Vai al Calendario)
Due letture consigliate: “Yoga Nidra” di Swami Satyananda Saraswati e “The Forgotten Gurus” di Swami Mukti
da Emanuela Massardi | Lug 1, 2017 | 10settimanedisadhana, Laboratori, Meditazioni, Yoga

Yoga su due piedi
Stamane dopo la mia pratica , decido di giocare un pò con il corpo.
Quasi, quasi mi faccio qualche scatto negli asana avanzati (oggi mi sento social) Poi mi chiedo perché?
Una domanda che mi faccio sempre più spesso sarà che fra poco compirò 50 anni?
Non è questo che amo dello yoga che voglio passare mi torna alla mente una frase di Iyengar:
“Prima di stare sulla testa impara a stare sui piedi”
Troppo semplice credere che lo yoga sia stare a testa in giù:
non sarebbe rispettoso nei confronti dello yoga e del mio percorso.
Delle frustrazioni , dei pianti, del vedere nuovi aspetti di me che ho sempre scelto di non vedere, accettarli per accogliere me stessa nella totalità
Ma amo il fatto che lo yoga sia nella vita.
Nei miei opposti e l’accettazione di essere giorno e notte.
Nell’essere forte/vulnerabile.
Nell’armonia nonostante sia calma/vivace.
Coerente/nell’incoerenza.
Accettare che sono anche ciò che non mi piace negli altri.
Accolgo in me tutte queste note discordanti.
Trasmutando il tutto in meravigliosa armonia questa pazza vita
Ecco cos’è per me lo yoga.
L’unione di queste note opposte e discordanti , è luce, verità.
Lo spartito di note meravigliose che si uniscono formando la sinfonia della mia vita .
In un unica silente armonia
Namaste
Emanuela
da Carlotta Lorandi | Gen 29, 2017 | Meditazioni, Yoga
In una lezione yoga usiamo lo spazio del rilassamento finale per lasciar andare le ultime tensioni. Possiamo decidere di lasciar fluire i pensieri, senza cercare di fermarli o modificarli. Oppure di ascoltare il respiro, intercettando ogni sfumatura del profumo dell’aria che respiriamo. Oppure possiamo seguire la voce dell’insegnante che guida la nostra attenzione in una visualizzazione guidata.
Mi capita di utilizzare spesso la visualizzazione del barattolo del rilassamento, una visualizzazione utile per lasciar andare le tensioni nelle diverse parti del corpo ed ottimo esercizio di immaginazione per la mente. Buon viaggio…
Immagino di trovare tra gli scaffali della mia cucina un barattolo di rilassamento. Lo apro e ne studio il contenuto: Che consistenza ha?Il colore ? Qual è il suo profumo? Come ci sarà arrivato su questo scaffale?
Immergo un pennello nel barattolo ed inizio a spalmare questo rilassamento su ogni centimetro del mio corpo, iniziando dai piedi.
Spalmo il rilassamento sulla pianta dei piedi ponendo attenzione alla sensazione provocata dal contatto tra la sostanza e la mia pelle. Passo ai dorsi dei piedi, le caviglie e tutte le gambe fino alle cosce.
Faccio questo procedimento con grande attenzione, senza lasciare indietro nemmeno un centimetro della mia pelle.
Passo alla schiena: la parte bassa, la parte alta, tutta la schiena. Il rilassamento penetra profondamente sotto la pelle e scioglie le tensioni.
L’addome: il rilassamento penetra e scioglie ogni tensione negli organi interni. Il petto, e poi arriva fino al cuore ed i polmoni.
Passo a palmi delle mani, spalmo bene il rilassamento sulla pelle, sui dorsi, e poi sulle braccia fino alle spalle.
Tutta la gola e la zona cervicale.
Con il pennello passo al viso, tutta la pelle, le labbra, il naso, le guance, gli occhi, la fronte.
Infine spalmo il rilassamento su tutta la testa ed i capelli.
Osservo questa sostanza che penetra nei tessuti più profondi di tutto il mio corpo e scioglie ogni tensione accumulata.
Quando ho terminato ripongo di nuovo il mio barattolo sullo scaffale in cui l’ho trovato, sapendo che è li ad aspettarmi ogni volta che ne sentirò il bisogno…
da Carlotta Lorandi | Mag 29, 2015 | Meditazioni, Yoga
Và serenamente in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.
Finche è possibile senza doverti arrendere conserva i buoni rapporti con tutti.
Dì la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri, anche il noioso e l’ignorante, anch’essi hanno una loro storia da raccontare. Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,perchè sempre ci saranno persone superiori e inferiori a te. Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti. Mantieniti interessato alla tua professione, benchè umile; è un vero tesoro nelle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo è pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’è di buono; molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare. E non essere cinico riguardo all’amore, perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso è perenne come l’erba.
Accetta di buon grado l’insegnamento degli anni, abbandonando riconoscente le cose della giovinezza. Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna. Ma non angosciarti con fantasie. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di ogni salutare disciplina sii delicato con te stesso. Tu sei un figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle; tu hai un preciso diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente. FA DI TUTTO PER ESSERE FELICE.
Manoscritto del 1962 trovato a Baltimora nell’antica Chieda di S. Paolo
(Io l’ho trovato incorniciato in un posto speciale: Rifugio Amici Miei a Ono Degno)