“Il corpo non è tutto, la mente non è tutto, lo spirito non è tutto, tutti e tre insieme creano il senso”.
Il benessere fisico è il primo requisito per la felicità. Per benessere intendiamo il raggiungimento e mantenimento di un corpo sviluppato in maniera uniforme, una mente salda, capace di svolgere con gusto e piacere i compiti quotidiani, ed una connessione con il nostro spirito od anima, ovvero la capacità di saper guardare al mondo con gli occhi del cuore e non solo della personalità.
Il primo passo sulla via di un benessere a 360 gradi è quello della consapevolezza del corpo. Siamo nati per muoverci, muovere articolazioni, sistema muscolare ed endocrino, ma lo stile di vita moderno ci spinge ad una sedentarietà quotidiana, a discapito del benessere generale. Ecco che diventa importante per tutti noi ricercare il movimento nello sport per essere attivi, vitali ed in salute. Schopenhauer diceva “Trascurare il proprio corpo per un qualunque altro vantaggio nella vita è la più grande delle follie”.
Come muoverci: pilates e lo yoga non sono un’ insieme di esercizi casuali mirati a sviluppare solo determinati gruppi muscolari, ma mirano a sviluppare forza e flessibilità, restituendo nel tempo un corpo armonioso ed equilibrato in tutte le attività di routine. I benefici si mostreranno in una postura perfetta nello stare in piedi, seduti o nel camminare con l’utilizzo solo del 25% di energia mentre il restante 75% nella forma di surplus sarà a nostra disposizione per i nostri bisogni ricreativi o per fronteggiare ogni possibile emergenza.
Le mani, la mente in azione
Le mani “le mani ti fanno diventare ciò che vuoi” la mano esprime come siamo nel nostro mondo, cosa vogliamo e come pensa la nostra mente. mentre i piedi esprimono le nostre emozioni le mani , sono l’estensione della mente.
Come afferriamo le cose, come appoggiamo le mani per sostenere il corpo, ad esempio nel pilates studio quando facciamola posizione della panca sul reformer, oppure quando teniamo fra le mani il flex ring, questo ci da un idea di come ci poniamo mentalmente nel mondo: chi con estrema leggerezza (non essere sufficientemente incisivi, presenti) oppure chi afferra con estrema forza (paura di perdere, stringere con troppa forza la vita, il non essere fluidi).
Quando pratichiamo, posare in modo equilibrato le mani, nella parte interna ed esterna e del palmo, permette l’attivarsi di catene muscolari senza sovra usare articolazioni o muscoli. Sentire come posizioniamo la mano in un esercizio ad esempio in quadrupedia, permette di distribuire le forze nei muscoli del braccio sino ai dorsali, togliendo peso dal polso che in tale posizione può essere stressato dal carico.
Le mani esprimono come viviamo, cosa vogliamo dalla vita, e sono l’interruttore che attiva catene muscolari fondamentali per la salute articolazioni, muscoli, legamenti e tendini di mani, braccia spalle e collo.
Emanuela