Quando iniziamo un qualsiasi percorso di crescita vi sono delle fasi che possiamo osservare in noi.
La prima fase: apertura e nuove visioni
La prima fase : siamo aperti, ciò che stiamo praticando entra in noi. Iniziamo ad osservarci con occhi diversi, con nuove possibilità. Applichiamo a noi la nuova visione, inizia il risveglio.
La seconda fase: spinta emotiva e messa in discussione
Nella fase successiva ci sentiamo risvegliati. In questa fase è fondamentale avere accanto un insegnante o qualcuno che abbia già provato su di sé il processo in modo da poter osservare insieme e monitorare i cambiamenti. Tutto viene messo in discussione. Famiglia, amici, lavoro, tutto sembra banale, i rapporti non più all’altezza, il partner non vuole crescere o capire, non sta al nostro passo. Non sopportiamo più e vorremmo altro.
Reputo questa fase in cui il nuovo sé si è risvegliato e lo trasferiamo nel vissuto quotidiano potenzialmente non equilibrata, anzi può essere davvero pericolosa. I sensi si risvegliano, la nostra energia cambia, dobbiamo rompere le scatole e mettere in discussione tutto e tutti, perché la spinta emotiva è forte. Ma nessuna decisione sotto l’influsso di questa spinta emotiva può essere saggia.
Un po’ come quando si diventa vegetariani, all’inizio si ha una certa tendenza a convincere tutti della bontà della scelta, forse per convincere sé stessi…al punto che un pasto diviene una tortura, per chi siede a tavola con noi…
Nella terza fase: Qui si integra veramente, si diventa realmente vegetariani, è diventato talmente parte di noi che non abbiamo problemi a mangiare in compagnia di chi sceglie una fiorentina. Anzi,n diciamo nulla. Accettiamo la scelta altrui con totale rispetto. Senza proselitismi sulla bontà o meno della cosa, non devi più convincerti. Testimoni, semplicemente.
Siamo in grado di accettare senza giudizio perché il percorso di crescita è diventato parte di noi.
La terza fase: integrazione ed armonia
La terza fase ci dà la possibilità di essere completamente nella nostra crescita, vivere con armonia ed accettazione le differenze…
Anzi siamo aperti, e godiamo maggiormente della vita, senza essere integralisti o fanatici. Siamo risvegliati, abbiamo un nuovo sguardo, ma è nostro…a cosa serve se non lo integriamo nella vita quotidiana?
Se giudichi o sei fanatico è perché il percorso che hai scelto ancora non è integrato nella tua vita. Continui a convincerti che ora gli amici devono cambiare, ti stanno stretti, che lo stile di vita ti sta stretto etc….
Ma se sei veramente, sei ovunque e con chiunque. Te lo godi e godi delle cose anche ” banali e meno profonde ” . Essere gioiosi e spiritualmente aperti in un eremo è tanta grazia, ma anche molto facile. Integrarlo nella vita di tutti i giorni ha un sapore diverso. Magari meno facile, ma parte della nostra vita reale e quindi stimolante per la crescita interiore.