Quando qualcuno mi chiede che libro leggere per approfondire lo Yoga è questo libro di Vanda Scaravelli a cui mi rivolgo. Avevo già letto la versione in inglese “Awakening the Spine” che ha reso più ricca e consapevole la mia pratica ed insegnamento. Qualche mese fa è uscita la traduzione in italiano con il titolo Tra terra e cielo. Risvegliare la colonna vertebrale con la pratica yoga. Rimane il mio libro preferito per approccio alla filosofia, alla pratica, agli asana dello Yoga ed il personaggio di Vanda Scaravelli è forte, libero, ribelle.
Classe 1908, fiorentina, cresciuta in una famiglia di artisti ed intellettuali. Viene a contatto con insegnanti quali Iyengar, Krishnamurti, Desicachar. Pratica da sola, inizia ad insegnare, riflette e vive lo Yoga. A 83 anni decide di scrivere un libro per condividere la gioia del corpo, della vita, dello Yoga e delle sue scoperte in questa pratica.
“Cosa c’è di nuovo in questa pratica? É una rivoluzione”
Queste sono le prime parole del libro e sono tutto un programma. La rivoluzione nasce da un fatto molto semplice, l’osservazione del corpo e delle forze che agiscono in esso: c’è una divisione a metà della schiena e da questo punto due forze iniziano ad agire. La gravità spinge il corpo dalle anche in giù verso terra. L’antigravità spinge la colonna verso l’alto. Se pratichiamo secondo questo principio di natura i movimenti verranno eseguiti senza il minimo sforzo.
“Esiste un modo per eseguire le posizioni yoga (Asana) senza il minimo sforzo. Il movimento è la canzone del corpo. Si, il corpo ha una sua canzone da cui il movimento sorge spontaneamente. (…) La canzone del corpo, se ascoltiamo con attenzione, è bellezza, potremmo anche dire che è parte della natura. Cantiamo quando siamo felici e il corpo canta con noi come un’onda del mare.”
Insegnare è un atto d’amore
Quella grazia e naturalezza Vanda Scaravelli sembra portarla in ogni ambito della sua vita. Insegnare non è visto come l’imposizione di un modello ma un atto di libertà. Il Maestro è sia insegnante che studente e l’allievo viene reso libero e non dipendente dalla sua figura.
Pratica come se fossi un fiore
La Yogini affronta con questo approccio rivoluzionario e allo stesso tempo naturale diversi ambiti della vita e del movimento fino alla parte finale in cui affronta pochi asana, con fotografie molto belle che però, tiene a precisare, non sono un modello in cui forzarsi, ma servono solo a mostrare come le posizioni possano essere eseguite in modo gentile e rilassato.
Questo approccio allo Yoga mi ha entusiasmato, mi ha spinta a sperimentare e sentire quelle forze di gravità e antigravità in azione dentro di me, mi ha reso consapevole di un altro tassello del vivere lo yoga, per questo ve lo consiglio vivamente.