“kaya indriya siddhih ashuddhi kshayat tapasah”
Attraverso l’allenamento e la disciplina dei sensi avviene la distruzione delle impurità della mente e , di conseguenza , la maestria e ed il perfezionamento verso il corpo e gli organi di senso e di azione della mente . | Patanjali “Yoga Sutra”
Tapas è disciplina e fatica .
E’ scontrarsi con la dimensione della sofferenza e Patanjali ne parla subito dopo aver affrontato SAMTOSA , la gioia a cuor leggero , la fiducia e l’accogliere con grazia tutto ciò che entra nella nostra vita .
Preparando il tema di Tapas riguardavo un video di Swami Ananda Chaitanya in cui dice “Nessuno cammina sui petali di rose” . Tutti affrontiamo la sofferenza e superarla traendone insegnamento è ciò che chiamiamo crescita .
Tapas è il dolore come Maestro . E’ la convinzione che uscire dalla nostra zona di sicurezza può far male ma ci farà crescere .
Allora il nostro atteggiamento nei confronti della vita diventa attivo e libero . Possiamo aspettare che le “disgrazie” accadano nella nostra vita e lasciarci tramortire o utilizzare uno sguardo nuovo . Quando nella nostra vita accade qualcosa che ci butta a terra è sano lasciare che per un pò la nostra mente ed il nostro corpo si prendano una “pausa” e si lascino scuotere dal dolore . Lo chiamo l’abbrutimento , è giusto ma dobbiamo aver sempre chiaro che è solamente un periodo . Proprio in quei momenti lo yoga insegna a non perdere la speranza che anche questo passerà e che se accade è per insegnarci qualcosa ed in quanto tale prendiamo anche questo dolore come una benedizione .
Alla fine Tapas altro non è che il coraggio di non essere vittime .
Da un punto di vista più vicino alla pratica e alla psicologia dello Yoga Tapas è disciplinare la mente . Lo diciamo spesso , la mente è una scimmia che salta di albero in albero seguendo tutti i suoi desideri ed evitando tutto ciò che la disgusta o che le fa paura . Se diamo troppa corda a questa scimmia ci può far diventare pazzi !
Tapas sono quelle tecniche che tengono a freno , educano e gestiscono i nostri desideri e repulsioni . Identifichiamo noi stessi con i nostri gusti , le nostre paure , le cose che ci fanno piacere o dispiacere . Nello Yoga queste sono illusioni e finché assecondiamo in modo automatico i desideri e le paure della mente siamo infelici e bloccati . E’ solo quando riusciamo ad andare oltre i nostri “gusti” che accade qualcosa di magico .
Preparare la mente ad uscire dalla zona di sicurezza.
Un piccolo esempio nella vita quotidiana è quando finalmente seguiamo il consiglio di quell’amico con gusti così diversi dai nostri riguardo un libro , un disco , un ristorante e ce ne innamoriamo . La magia accade quando usciamo dalla nostra zona di sicurezza , dai nostri gusti , dall’idea “questo non fa per me” . Ma prima di questo ( che sarà il prossimo Nyama ) dobbiamo aver ben chiaro che i nostri gusti sono illusori e che spesso sono solamente un peso . Tapas è disciplinare e prendersi gioco dei nostri piaceri e repulsioni , è ridere dell’immagine che abbiamo di noi stessi . Molti Yogi in India mescolano nello stesso piatto i diversi cibi serviti nei pasti : educano anche in questo modo la loro mente che non si attaccherà troppo al sapore di una certa verdura ed al profumo di una spezia .
Disciplinare la mente per aprirsi un nuovo mondo di possibilità , questo è infine Tapas .
TAPAS NELLA VITA QUOTIDIANA
Il punto qui sono proprio i nostri desideri e le nostre repulsioni . Per praticare questo Nyama nella vita quotidiana possiamo scegliere tra cibo , vestiti , programmi , musica perché sono proprio i nostri gusti a essere messi sotto esame . Scegliamo una cosa che non ci piace mangiare , fare , guardare o ascoltare e facciamola rientrare nella nostra routine quotidiana per una settimana con l’intenzione chiara di gestire la nostra mente e non assecondarla in tutto .
TAPAS NELLA PRATICA .
Yoga è Tapas . O meglio , il pranayama (Esercizi di gestione del praia attraverso il respiro ) è Tapas . Gli esercizi di respirazione sono la parte meno piacevole dello yoga , dobbiamo respirare in modo consapevole e diverso rispetto al solito , gli occhi sono chiusi , la mente insegue i pensieri . Inizialmente il pranayama è una vera tortura ! Con la pazienza però la nostra mente calma i suoi pensieri e noi finalmente … respiriamo . Abbiamo praticato Tapas attraverso l’esecuzione di 27 saluti al sole , una prova che ha sfidato mente e corpo e qui voglio ringraziare tutti i praticanti , mettersi in gioco quando quello che ci viene proposto suona faticoso e poco piacevole è dura e non è da tutti . Siete un’ispirazione e siete Yoga .
MANTRA PER TAPAS
Anche questo passerà
La mente mente .
Mente scimmia .
C’è un espressione inglese , NO PAIN , NO GAIN : nessun dolore , nessun risultato . Può aiutare nei momenti di dolore perché ci ricorda che la sofferenza è Maestra . Quest’espressione è però da evitare nella pratica, ricordate che il corpo che urla di dolore è un corpo che soffre e non porta a nessun risultato importante . Mantenete sempre la com-passione nei confronti del vostro corpo !